A tu per tu con lo zucchero

Eccomi seduta. Le mani sono cotte e intontite e fanno quasi fatica a pigiare i tasti. Lo so, lo so, siamo solo all’inizio e non era una lamentela, più che altro una constatazione soddisfatta, come lo sportivo che ha male a tutte le gambe dopo un buon allenamento e se ne compiace.

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Sotto quella lampada le ore sembrano minuti da quanto corrono in fretta, e siamo lontani anni luce dalla meta, come mi ricorda incessante Davide Malizia. Ma infondo sono sempre stata convinta che le distanze siano fatte per essere colmate, quindi sono fiera di affontare il viaggio. E pronta per la battaglia con me stessa quando servirà.
Non è facile per nulla, ma ho sempre adorato le sfide. E non vedo l’ora di mettere mano agli stampi disegnati con decosil! Intanto mi vivo il mondo a colori, quelli sponsorizzati dalla Lesepidado, acquisisco manualità e, immersa in quella stanza in silenzio, indisturbata e concentrata provo e riprovo, tiro e ritiro, butto via tutto e ricomincio da capo. Perchè non basta riuscirci. Non basta che venga bene. Noi vogliamo la perfezione. E io ce la farò.

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