A spasso per Ubud

Secondo giorno di Indonesia.

Siamo scappati letteralmente dalla topaia in cui abbiamo dormito stanotte. Uno schifo indicibile, e ci siamo trasferiti all’hotel MaxOne. Se volete non è una tipica sistemazione indonesiana, ma avremo tempo e modo nelle successive tappe di godere delle sistemazioni spartane e di paglia… Dopo 45 ore di viaggio e una notte come la scorsa, volevamo un bagno dove non facesse schifo entrare e un letto che non sapesse di muffa.

Detto questo, dopo una colazione da Starbucks (si sì lo so che non è tradizionale ma per me è qualcosa che fa vacanza. E lo amo. Quelle cose a prescindere, come la Nutella) siamo arrivati nel nuovo hotel con i nostri dieci chili zaino. Dista circa 2km dal centro, una ventina di minuti a piedi. Un nonnulla, a parte l’acqua che oggi non si è risparmiata. Quindi, consiglio per i futuri viaggiatori: fate a meno di roba figa, ma senza mantellina e coprizaino siete nella melma.

Mollato lo zaino in hotel finalmente si inizi la vacanza per davvero. Prima tapp: Monkey Forest (50.000 rp per entrare).

Cosa ci troviate pare abbastanza ovvio, ma ne vale davvero la pena. Passeggiate tra il verde con le scimmie ovunque e potete anche comprare qualche banana da dare loro da mangiare. Vi saliranno addosso affamate. È meraviglioso.

Finito il giro nella foresta è ora di pranzo, e dopo un piccolo break e una breve visita al palazzo di Ubud e al meraviglioso Tempio dell’acqua, ci addentriamo nelle risaie.

Uscendo dal tempio si prosegue a destra e dopo qualche centinaia di metri trovate la salita con le indicazioni per i terrazzamenti.

È un bellissimo panorama, tutto verde e per nulla caotico. Qualche contadino immerso nel fango, tante oche e tante farfalle. Chiunque incontrate del luogo, vi guarda e vi sorride. Ovviamente a un certo punto ha nuovamente iniziato a piovere, a dirotto… sia mai che ci manchi qualcosa.

Tornando verso l’hotel siamo passati dal mercato, colorato, pittoresco, dove si possono trovare ogni sorta di souvenir, frutta, vestiti, oggetti vari e bigiotteria. Noi francamente avevamo solo voglia di mettere finalmente i piedi sul letto e di una doccia, con sapone, acqua calda e senza formiche grandi come cani.

Domani e dopodomani ci aspettano due tour un po’ più lontani per poi dirigerci verso il mare, ma come primo sguardo all’indonesia, posso dire che qui ciò che regna è la pace, la calma di una vita senza fretta, di persone che probabilmente pensano che il sorriso sia l’arma migliore per affrontare, la giornata, il caos e il tempo che passa.

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