Kappabashi, il paradiso

Se siete pasticceri, o cuochi, avete due strade: decidere di andarci e perdervi, senza dare troppa importanza al portafoglio che si alleggerirà improvvisamente perchè non potrete non cedere a tutto quello che vedete. O decidere di astenervi, perchè siete troppo folli per farlo.

“Kitchen town” è proprio il nome adatto. E’ una via, una zona, in cui ci sono solo negozi di attrezzatura da cucina e pasticceria. E quando dico solo, intendo che se cercate anche solo una bibita, la trovate al massimo nei distributori automatici posti a ogni angolo della strada.

Per dirvene una, non ho mai visto tanti coppapasta tutti insieme. Un solo esempio, volete il coppapasta di un cane? ecco, qui potete scegliere non solo la posizione, ma anche la razza. Io sono rimasta ammaliata e sconvolta.

Poi entrate in un negozio che vende solo bacchette. Di ogni tipo, dimensione, fattura e colore. Sono esposte come da noi gli occhiali in un ottico. Dire wow, è riduttivo.

Una cosa molto caratteristica sono i negozi di sample, ossia le riproduzioni dei vari piatti in plastica e cera che espongono in vetrina per far capire cosa serve il ristorante, la pasticceria, eccetera. Per il nostro gusto sono un po’ pacchiani, ma le riproduzioni sono fedeli ed effettivamente molto efficaci, soprattutto per il fatto che quasi tutti i ristoranti hanno il menù solo in giapponese e il personale parla poco o nullo inglese.

Bellissimi anche i negozi di ceramica e… come non perdersi in quelli di coltelli?

Non ne ho ancora comprato uno, ma memore di un amico che mi ha decantato il Giappone e mi ha fatto vedere i suoi meravigliosi coltelli e la pietra per affilarli, non potrò tornare in italia senza una di quelle lame damascate….

Facebooktwitterlinkedin