Il Mondo di Antonella

L’articolo è stato pubblicato sul numero di Pasticceria Intarnazionale di maggio 2017. Vi riporto il testo qui sotto. Non voglio aggiungere molto, se non che ciò che ho scritto è frutto di una chiacchierata con Antonella, mentre mangiavo un trancio di pizza seduta tra i loro tavolini. Molto spesso, leggere l’anima delle persone è decisamente più importante di tutte le domande che potresti porle.

“La sensazione è quella di entrare in un piccolo bistrot di Parigi, o in una bomboniera. Quando Antonella ci viene incontro per salutarci, si capisce immediatamente che dentro quelle mura è racchiusa per davvero la sua anima, che brilla come lei, curata, gioiosa e piena di passione. I colori giocano tra il rosa, il bianco e il grigio, con qualche eccezione per le serate a tema dove la saletta al piano superiore si dipinge di altre tonalità, come il rosso di san Valentino e il giallo e verde della festa della donna. Ma Antonella chi è?

Una persona appassionata di quello che fa: “sono qui spesso dalle 5 a mezzanotte, e se serve anche di più, ma non mi pesa perché amo quello che faccio e anzi, per ricordarmi di prendermi del tempo per me devo segnarmelo in agenda, come qualsiasi altro appuntamento”.

Ha iniziato nel 1986 in una piccola pizzeria. Lei faceva i dolci, i primi sella sua vita sono stati la panna cotta e la torta di mele. “Abbiamo poi introdotto la carta dei dolci ed è stata la mossa vincente. Le persone venivano per mangiare la pizza e il dolce, sempre. E poi mi fermavano per strada chiedendomi se fossi io la “Antonella dei dolci buoni”, ed è proprio da qui che nasce il nome della pasticceria. Anche se non vi nego che stiamo facendo un restyle del logo perché non siamo più una realtà di solo dolci, e quel marchio ci lega a questa ottica. Stiamo ad esempio introducendo anche una linea gourmet, oltre ai pranzi che già sono una realtà consolidata, e pensando alla vendita online.”

Antonella Dolci nasce ad Alessandria in “Un piccolo buchino” di sedici metri quadri, che curava così tanto da soffermarsi lei stessa di fronte alle piccole vetrine prima di tornare a casa. “Allora facevo solo cioccolato e torte per eventi. Ed è lì che la prima volta ho chiamato Stefano Laghi per una consulenza sulle torte monumentali. Da allora è stato un contributo fondamentale per la mia attività e il rapporto si è consolidato soprattutto negli ultimi anni. Lavorare con Stefano significa fare più cose, in meno tempo senza accorgersene ed essere più felici. E grazie a lui anche nei momenti di difficoltà gestionale sono riemersa e ora siamo in piena crescita”.

Soprattutto nell’ultimo anno non sono mancate le soddisfazioni, “Mi ricordo ancora quando dissi a Stefano che avrei voluto fare le colazioni più buone di Alessandria e ora, aprire le pagine della guida e leggere il riconoscimento delle “migliori colazioni di Italia” sul Gambero Rosso non ha prezzo.” Il prossimo obiettivo che si spera di raggiungere? Sicuramente le anche le tre torte.

Ma la Antonella che era racchiusa nei sedici metri quadri non è poi cambiata: non riesce a fare a meno dei dettagli, di “quelle chicche che fanno la differenza”. Ha una saletta dedicata al confezionamento e alle bomboniere che pare essere un antro elfico contenente ogni sorta di delicato articolo in ceramica, legno e peluches. E anche questo in questo settore, hanno moltissima richiesta.

Il suo dolce preferito è il Marocco, “potrei mangiarne uno intero senza accorgermene”, un lievitato, un panettone al caffè e cioccolato bianco che in pasticceria si trova tutto l’anno, un po’ come una mascotte e un segno distintivo, per cui è stato creato un packaging ad hoc, che ne sottolinea e amplia l’importanza e il valore, e che porta addirittura la firma di Stefano Laghi, orgogliosi di riconoscerlo come parte integrante e fondamentale della realtà.

Sugli scaffali e nelle vetrine troviamo ogni genere di prodotto sapientemente realizzato e confezionato. Dalle torte da forno alla pralineria, passando per confetture e spalmabili e arrivando al meno diciotto con le brillanti torte moderne. Una vetrina intera è dedicata ai macarons, uno dei prodotti di punta “che è apprezzato addirittura più della mignon”. All’ora di pranzo si può assaggiare un pezzo di pizze che colora il bancone, oppure accomodarsi in saletta, o nel dehor durante la bella stagione, per qualche panino gourmet o un’insalata.

Come è giusto che sia, ci sono nuovi progetti in fermento: La novità con il botto è la presa in gestione di una villa a Olivola al cui interno ci sono infernotti in pietra patrimonio dell’Unesco, cinque camere utilizzate a servizio bed and breakfast e un grande giardino. “Devo ammettere che mi spaventa, ma non è paura, è quel timore felice come per tutte le cose belle e nuove, che sono una sfida e riempiono di entusiasmo”.

“Se mi guardo indietro e penso da dove ho cominciato non riesco quasi a credere che sia passato così tanto tempo e siano cambiate tante cose e altrettante ne siano successe nel mentre, ma grazie alla mia tenacia, al mio Staff e a Stefano, posso dire di essere soddisfatta e felice.”

E si, Antonella, non serviva nemmeno ce lo dicessi, perché lo si legge nei suoi occhi appena varcata quella porta.”

www.antonelladolci.it

 

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